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Le foto di questo fascicolo, eseguite con fotocamere sensibili all'infrarosso, raccontano alcuni momenti della vita di un gruppo di animali selvatici del nostro Appennino. Tutte le vicende immortalate dalle fotocamere si svolgono all'intorno di una grande tana che diventa un po' la protagonista della nostra storia. Quella tana era una specie di condominio che si sviluppava sotto il bosco, con camere grandi e camere piccole, corridoi principali e corridoi secondari, cunicoli di ventilazione e uscite di sicurezza. Laggiù vi abitavano gli istrici, i tassi, i pipistrelli e i loro cugini i topolini. Anche la volpe era di casa e, nelle notti fredde, ogni tanto, vi dormiva. In quel bosco, lungo le pendici della grande montagna, vivevano tanti altri animali che, spesso, andavano a curiosare davanti all'ingresso della tana. Molti, attratti da chissà che cosa, restavano a lungo a guardare verso l'interno del tunnel che portava al villaggio sotterraneo, tra questi c'era anche un uccello acquatico, il martin pescatore. Alcuni animali addirittura, pur non avendo laggiù la loro casa, scendevano lungo il cunicolo interrato e poi, è successo qualche volta, non si sono visti più uscire...